Il panorama industriale italiano sta vivendo una fase di forte evoluzione. Dopo il successo del Piano Nazionale Industria 4.0, che ha sostenuto migliaia di aziende nella trasformazione digitale e nell’automazione dei processi, il 2025 segna il consolidamento della Transizione 5.0.
La novità? Non si parla più solo di innovazione tecnologica, ma anche di sostenibilità energetica e ambientale, in linea con gli obiettivi europei di riduzione dei consumi e decarbonizzazione. Per le imprese che scelgono di investire in robotica avanzata, automazione e sistemi collaborativi, le opportunità sono enormi: si può accedere contemporaneamente a crediti d’imposta, contributi a fondo perduto e bandi regionali, moltiplicando i vantaggi economici e accelerando il ritorno dell’investimento.
Dal Piano Industria 4.0 alla Transizione 5.0
Cos’è Industria 4.0
Industria 4.0 è stata la grande rivoluzione digitale per le imprese manifatturiere italiane. Dal 2017 in poi, grazie al credito d’imposta per beni strumentali 4.0, le aziende hanno potuto acquistare macchine utensili, software e sistemi interconnessi ottenendo agevolazioni fiscali importanti. Oggi, nel 2025, questo strumento non è affatto scomparso: è ancora attivo il credito d’imposta al 20% per investimenti in beni strumentali 4.0. Ciò significa che un’azienda che acquista una cella robotica per automatizzare il carico e lo scarico di una macchina CNC può recuperare immediatamente una parte significativa dell’investimento.
Il salto a Industria 5.0
Con Industria 5.0 l’attenzione si sposta su due aspetti chiave:
- Efficienza energetica: ogni investimento deve portare a una riduzione misurabile dei consumi.
- Sostenibilità: ottimizzare i processi, ridurre gli sprechi, migliorare l’impatto ambientale.
La logica è semplice: innovare sì, ma con un occhio alla responsabilità verso l’ambiente. In questo contesto, le soluzioni di robotica collaborativa assumono un ruolo strategico, perché permettono di ridurre i tempi di fermo, ottimizzare i cicli produttivi e migliorare la sicurezza sul lavoro.
Come funzionano gli incentivi 5.0
Il principale strumento nazionale è il credito d’imposta Industria 5.0, che può arrivare fino al 45% a seconda del livello di riduzione dei consumi energetici ottenuto.
Per accedere al beneficio:
- bisogna dimostrare un miglioramento del 3% a livello di stabilimento o del 5% a livello di linea produttiva;
- è necessaria una perizia asseverata da un tecnico qualificato;
- le spese ammissibili comprendono non solo i macchinari, ma anche i software, i sistemi di monitoraggio e i servizi di consulenza legati all’efficienza.
Un aspetto cruciale è che questi incentivi possono essere, in diversi casi (come quello dell’Emilia-Romagna che vedremo a breve), cumulabili con le agevolazioni 4.0 e con i bandi regionali: una sinergia che rende ancora più conveniente investire.
Bando Innovazione Digitale Emilia-Romagna 2025
Tra i bandi regionali più rilevanti, spicca il Bando Innovazione Digitale 2025 promosso dalla Camera di Commercio dell’ Emilia.
Tecnologie ammesse
- Robotica avanzata e collaborativa
- Interfacce uomo-macchina
Spese ammissibili
- Consulenza e formazione
- Acquisto di beni strumentali materiali e immateriali, inclusi dispositivi e spese di connessione
Beneficiari
- Micro, piccole e medie imprese
- Con sede operativa attiva nelle province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia
Agevolazione
- Contributo a fondo perduto del 50% delle spese ammissibili
- Investimento minimo: 5.000 €
- Contributo massimo: 10.000 €
Tempistiche
- Spese sostenute dal 01/05/2025 al 30/08/2026
- Domande presentabili dal 25/09/2025 al 21/10/2025 (salvo esaurimento fondi)
Un’opportunità concreta per chi intende modernizzare il proprio stabilimento con soluzioni robotiche come quelle sviluppate da ROBO FEED.
Panoramica dei principali bandi regionali 2025
Oltre all’Emilia-Romagna, diverse regioni italiane hanno attivato strumenti di sostegno mirati a innovazione e robotica:
Bando | Regione | Beneficiari | Inv. Min/Massimo | Contributo | Scadenze | Procedura |
Bando SI 4.0 2025 | Lombardia | MPMI (BG, BS, MI, MB, LO) | €25.000 – €60.000 | 50% (max €30.000) | 03/07 – 01/08/2025 | A graduatoria |
Fondo Veneto R&S | Veneto | PMI, Professionisti | €50.000 – €150.000 | Fino al 45% (PMI) | A esaurimento fondi | A graduatoria |
Veneto Contributo FP | Veneto | PMI, MidCap, Professionisti | €20.000 – €2.000.000 | Fino al 30% (PMI) | A esaurimento fondi | A sportello |
Bando Impresa Digitale | Toscana | MPMI, Professionisti | €10.000 – €150.000 | Fino al 70% | Fino esaurimento fondi | A sportello |
Bando Innovazione Moda | Toscana | MPMI settore Moda | €200.000 – €1.500.000 | Fino all’80% | Fino esaurimento fondi | A sportello |
Questi bandi, uniti agli incentivi nazionali, creano un quadro estremamente favorevole per chi decide di investire in automazione.
Opportunità concrete per chi investe in robotica
Perché un’azienda dovrebbe investire oggi in robotica e automazione? Le ragioni sono almeno tre:
- Competitività: ridurre i costi di produzione e migliorare l’efficienza significa rispondere meglio alle sfide del mercato globale.
- Sicurezza: le soluzioni di robotica collaborativa riducono i rischi per i lavoratori, automatizzando compiti ripetitivi o pericolosi.
- Sostenibilità: un processo ottimizzato consuma meno energia, produce meno scarti e riduce l’impatto ambientale.
Con incentivi fino all’80% dell’investimento (sommando bandi e crediti d’imposta), il ritorno economico diventa rapidissimo.
Perché scegliere ROBO FEED
Le celle robotiche ROBO FEED nascono per integrarsi perfettamente nelle logiche 4.0 e 5.0:
- Sono plug & play, quindi facili da installare e interconnettere con le macchine CNC.
- Supportano la robotica collaborativa, rientrando nelle tecnologie ammesse dai bandi regionali.
- Consentono di ottimizzare i cicli produttivi, riducendo tempi morti e consumi energetici.
In altre parole, rappresentano una soluzione concreta per innovare la produzione con il massimo delle agevolazioni disponibili.
Conclusioni
Il 2025 è l’anno giusto per investire in automazione, robotica e Industria 5.0.
Mai come oggi le imprese hanno a disposizione un mix di strumenti che permettono di:
- innovare i processi,
- ridurre i costi,
- migliorare la sostenibilità,
- accedere a contributi pubblici e agevolazioni fiscali.
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FAQ
Il credito d’imposta per beni strumentali 4.0 rimane valido, con aliquota al 20% sugli investimenti in macchinari e software interconnessi.
Industria 5.0 integra automazione e digitalizzazione con obiettivi di efficienza energetica e sostenibilità ambientale, premiando gli investimenti che riducono i consumi.
In molti casi sì, ma è necessaria la verifica di un consulente fiscale. La cumulabilità consente di massimizzare il contributo ottenibile.
Il Bando Innovazione Digitale 2025 offre contributi a fondo perduto fino al 50% per investimenti in robotica collaborativa e interfacce uomo-macchina.
Nel 2025 risultano attivi bandi in Lombardia, Veneto e Toscana, con contributi che possono arrivare fino all’80% a fondo perduto.